La pittura agisce su due dimensioni, anche se può suggerirne tre o quattro. La scultura agisce su tre dimensioni, ma l’uomo ne resta all’esterno, separato, guarda da fuori le tre dimensioni.
L’architettura invece è come una grande scultura scavata nel cui interno l’uomo penetra e cammina. (Bruno Zevi)

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Analisi, Progettazione, Realizzazione.

Che si tratti di una semplice ristrutturazione o di una imponente e sofisticata opera ingegneristica, una attenta e meticolosa Analisi, una accurata e precisa Progettazione, rappresentano i punti cardini per una corretta Realizzazione sia in ambito sicurezza che estetico.

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Legno Strutturale

Il legno strutturale presenta un’ottima efficienza se paragonato ad altri materiali da costruzione.
L’efficienza in termini di resistenza può essere espressa in funzione del rapporto tra la resistenza f e la massa volumica (f/ρ).
L’efficienza in termini di deformazione e stabilità può essere espressa in funzione del rapporto tra il modulo di elasticità E e la resistenza f (E/f).

L’efficienza del legno in termini di resistenza è un po’ maggiore di quella dell’acciaio ed è sei volte superiore a quella del calcestruzzo armato. L’uso del legno, pertanto, conduce a strutture leggere, con grandi vantaggi in ambito sismico. Tuttavia, l’efficienza del legno in termini di deformazione e stabilità è tre volte inferiore a quella del calcestruzzo armato ed è paragonabile a quella dell’acciaio. Come per l’acciaio, quindi, anche le strutture in legno devono essere sempre controllate nei riguardi delle deformazioni e della stabilità dell’equilibrio.

Al contrario di un pregiudizio comunemente diffuso, le costruzioni in legno hanno un buon comportamento nei confronti del fuoco. Il legno, infatti, brucia molto lentamente, creando uno strato di carbonizzazione al di sotto del quale il materiale rimane efficiente. A differenza dell’acciaio, dove il fuoco determina una rapida perdita di resistenza e quindi crolli veloci e totali, il crollo di una struttura in legno avviene per riduzione delle sezioni resistenti in modo lento e controllato.

Acciaio

Al variare del contenuto di carbonio, nell'acciaio si modificano alcuni parametri fisico - meccanici importanti. Nello specifico, minore è il tasso di carbonio minore è la resistenza meccanica e la fragilità mentre crescono la duttilità e la saldabilità del ferro.

In base al tasso di carbonio gli acciai si dividono in:

  • extra dolci: carbonio compreso tra lo 0,05% e lo 0,15%;
  • semidolci: carbonio compreso tra lo 0,15% e lo 0,25%;
  • dolci: carbonio compreso tra lo 0,25% e lo 0,40%;
  • semiduri: carbonio tra lo 0,40% e lo 0,60%;
  • duri: carbonio tra lo 0,60% e lo 0,70%;
  • durissimi: carbonio tra lo 0,70% e lo 0,80%;
  • extraduri: carbonio tra lo 0,80% e lo 0,85%.

Gli acciai da carpenteria metallica di solito sono di tipo dolce perché così l'acciaio ha la caratteristica di duttilità molto importante ad esempio nelle strutture antisismiche.

Calcestruzzo

Il calcestruzzo è un impasto omogeneo che, per effetto dei fenomeni di presa e indurimento attivati dal legante, raggiunge valori di compattezza e di resistenza tipici dei materiali litoidi.

Durante la fase di presa e di indurimento il calcestruzzo subisce una variazione di volume (ritiro) causata dalla progressiva eliminazione dell'acqua contenuta nella pasta cementizia. Tale fenomeno determina una contrazione (shrinkage) del getto, oppure un rigonfiamento (swelling), a seconda che, dopo la scasseratura, la maturazione avvenga rispettivamente in aria insatura di vapore o in acqua.

Il ritiro è funzione di:

  • caratteristiche di composizione dell'impasto (rapporto A/C, tipo e contenuto di inerti, tipo di cemento, additivi);
  • caratteristiche dimensionali del getto (rapporto volume/superficie);
  • condizioni ambientali;
  • età del materiale;
  • presenza di armature (contrastano lo sviluppo del ritiro).

La deformazione cresce nel tempo tendendo ad un valore asintotico, detto deformazione di ritiro a tempo infinito.

Calcestruzzo Armato

Il calcestruzzo armato si realizza unendo due materiali diversi: il calcestruzzo e l’acciaio.

Il calcestruzzo ha resistenza a trazione modesta, di fatto irrilevante. L'acciaio conferisce al materiale "composito"la necessaria resistenza a trazione. L’acciaio viene impiegato in percentuale relativamente modesta sotto forma di barre.

Principi che guidano l'inserimento delle barre:

  • le barre sono poste principalmente nelle zone soggette a trazione, seguendo approssimativamente l’andamento delle linee isostatiche;
  • le barre sono poste in moda da realizzare una ossatura regolare ("gabbia") all'interno dell'elemento strutturale.

La sinergia tra due materiali così eterogenei è spiegata tenendo presenti due punti fondamentali:

  • tra l'acciaio ed il calcestruzzo si manifesta un'aderenza che trasmette le tensioni dal calcestruzzo all'acciaio in esso annegato. Quest'ultimo, convenientemente disposto nella massa, collabora sopportando essenzialmente gli sforzi di trazione, mentre il calcestruzzo sopporta quelli di compressione;
  • coefficienti di dilatazione termica dei due materiali sono sostanzialmente uguali.

Per aumentare l'aderenza tra i due materiali da qualche decennio al posto delle barre lisce di acciaio vengono utilizzate barre ad aderenza migliorata, cioè barre sulle quali sono presenti dei risalti.